Progettiamo e gestiamo orti e frutteti biodinamici. Amiamo esaltare le verdure di stagione nel rispetto delle tradizioni e degli specifici terroirs. Introduciamo nuove verdure e sapori nelle cucine, elaboriamo e stimoliamo gli chef nel loro delicato lavoro quotidiano.

Davide Rizzi

Gli anni sono quelli di un giovane 40enne con studi musicali al Conservatorio di Modena, un diploma di Laurea in Chitarra Classica ed una carriera di concertista alle spalle.

“Ho fatto studi di kinesiologia e massaggio sportivo CONI, praticandolo per alcuni anni. Dopo un anno passato in India come project manager per un progetto post tsunami sono approdato al giardinaggio ed alla scoperta dell’agricoltura biodinamica che mi ha aperto la porta per lo studio della materia e di cosa stia dietro di essa. Ciò che sto imparando a fare, grazie al meticoloso e quotidiano lavoro in campagna, è di ricercare sempre una qualità nutrizionale migliore e questo aumentando la vitalità degli alimenti”.

Davide fa un ulteriore passo in avanti,  non solo riproduce i semi antichi ma li rigenera attraverso il metodo biodinamico seminando con gli influssi del sistema solare, per portare nuove e maggiori informazioni nutrizionali, più vitamine, minerali, nuove forme, colori e profumi.

Da piante vigorose, che riescono a vivere in condizioni estreme come forti escursioni termiche o lunghi periodi di stress, ci sono le basi importanti perchè le forze vitali, al momento della maturazione stagionale, possono trasmutarsi in valore nutrizionale, ossia vitamine, proteine nobili, minerali etc.

“Mangiate una fragola, sana e rigenerata, direttamente dalla pianta biodinamica e comparatela con una di quelle comprate al negozio e raccolte ancora immature!… provare per credere”.

Davide si è formato al Conservatorio di Musica di Modena, dieci anni di chitarra classica e per 15 anni ha lavorato come insegnante e musicista talentuoso in diversi gruppi. La musica non l’ha mai abbandonata, ora la utilizza per le piante! Ha poi lavorato come giardiniere professionista. Circa 10 anni fa, ha abbandonato tutto e alla volta dell’India, da quel giorno la sua vita è cambiata!

Lorena Turrini

Un infanzia selvatica passata a correre tra verdi vallate e fitti boschi di pini in un paesello dell’Appennino modenese…. questa è stata la mia università, il resto solamente studi di routine (un liceo scientifico, un Accademia di Belle Arti, Scienze della Formazione…. più tanti e tanti corsi di specializzazione).

Posso dire che oltre la natura la mia altra grande maestra è stata l’arte. Il periodo accademico lo ricordo sempre con piacere e lo collego ad uno stato di grazia ricevuta che mi portava ad essere creatrice e non spettatrice della mia vita. L’incontro con Andy Warhol a New York poi con il gruppo Fluxus alla Biennale di Venezia mi ha cambiato il punto di vista sull’arte e l’artista… tutto diventava arte e tutti artisti… un semplice gesto fatto al momento e luogo giusti diventava una “performance”… una frase detta in un certo modo ed eri un poeta… libertà, creatività, nessun limite… Stavo volando, ma le mie ali non erano ancora pronte e…sono caduta!

Finita l’Accademia ho dovuto fare i conti con il “mondo economico” che non avevo affatto contemplato ed iniziai così anni di ricerche sulla mia missione su questa terra, intendendo per “missione” lavoro remunerato che fosse anche il mio talento e non solo una routine quotidiana per passare le giornate.

L’incontro fortuito con la natura, con l’orto, mi ha riportata a casa ritrovando anche il piacere per quell’arte libera che avevo tradito seguendo percorsi di sciocche convenzioni e pregiudizi. Rimango pur sempre una “multipotenziale” , curiosa, intensa, creativa, concreta… capace di mandar tutto all’aria e ricominciare da zero… una persona introspettiva, ironica, sensibile, timida all’occorrenza… m’impegno in ciò che faccio al 200%… mi piace molto dormire e sognare… camminare e nuotare ( più in piscina che al mare)… adoro il penaut butter (biodinamico s’intende!). Adoro le persone vere, la semplicità, gli esseri saggi e i faggi… l’armonia e la bellezza (quella che i miei occhi vedono come bellezza!)… davvero non sopporto l’odor di soffritto. Se non mi controllo ho una leggera tendenza all’esuberanza, a volte un pò arrogante e snob… ma la riconosco e la fermo in tempo limite a non creare danni. Mi piace essere totalmente imperfetta…non mi vedo come una “esperta-specialista”

Ho fatto l’Accademia di Belle arti di Bologna…ho fatto la pittrice, sono stata in America e ho conosciuto Andy Warhol alla sua Factory, ho fatto mostre personali ed organizzato collettive, ho aperto una cooperativa di restauro… poi sono tornata all’università per la seconda laurea, Scienze della Formazione ed ho iniziato a lavorare nel turismo organizzando eventi artistico-culturali, promozione turistica, receptionist, marketing creativo, addetta stampa e project manager.

CULINARY GARDENERS

Il Culinary Garden è una bellissima professione che può creare nuove specializzazioni intellettive e lavorative nel mondo contadino. In poche parole siamo consulenti-produttori di “essenze vegetali” per gli chef di cucina, con i quali instauriamo una vera e propria collaborazione operativa.

Quando arriviamo in un luogo nuovo entriamo sempre in punta di piedi, parliamo con i vecchi contadini della zona che detengono il sapere su quella terra, scopriamo le tecniche usate, le varietà più adatte al clima e al suolo, ricerchiamo sementi autoctone, meglio se molto antiche. Il primo passo è “culturale”, di conoscenza, di accettazione, di empatia col luogo e con la gente del luogo, di ascolto delle storie antiche ricche di saggezza.

Poi prendiamo possesso dell’orto, producendo varietà locali e da tutto il mondo: dai germogli alle verdure, dai fiori edibili alle erbe aromatiche, dagli alberi da frutto ai frutti di bosco. Varietà molto diverse tra di loro che vanno ad arricchire la fantasia degli chef aumentando il valore dei piatti.